Uno dei problemi del nostro ordinamento giuridico, e degli strumenti che offre, è quello di non essere stato in grado, per molti versi, di adeguarsi ed evolversi insieme al contesto storico, culturale e sociale. Si tratta, in sostanza, di un ordinamento vecchio, incapace di soddisfare in modo efficiente gli emergenti interessi, ed esigenze, di tipo economico, professionale e familiare.
Come anticipato, le caratteristiche che connotano questo strumento, tra tutte la flessibilità, lo rendono estremamente versatile ed in grado di offrire risultati ottimali in svariate occasioni.
Si pensi, ad esempio, all’anziano genitore di un figlio disabile che affidi al trustee il suo patrimonio perché lo destini, insieme al reddito generato, al pagamento delle spese di assistenza, cura, svago e istruzione del figlio. Oppure, ancora, si pensi all’opportunità di organizzare un efficiente passaggio generazionale dell’azienda e, più in generale, del patrimonio dell’imprenditore.
Naturalmente, le esigenze possono essere le più svariate ma, in generale, istituire un trust rappresenta la soluzione migliore ogni qualvolta un certo scopo, oppure l’interesse di determinati soggetti, possano essere perseguiti unicamente, o meglio, affidando i propri beni a un soggetto terzo.